Amazon è in piena fase di espansione: la constatazione è innegabile sia dal punto di vista statistico ed econonomico, sia dal punto di vista di servizi offerti. Solo qualche giorno fa è stato lanciato anche a Roma il servizio Amazon Prime Now, per la consegna della spesa a domicilio. Senza parlare della release di Prime Video.
La compagnia americana, in espansione su tutti i fronti, sta applicando una precisa strategia di mercato che è quella di guadagnare sempre di più da post sponsorizzati ed ads.
Se Amazon funziona come un motore di ricerca, indicizzando secondo precisi criteri prodotti venduti da venditori esterni (ma spesso spediti da Amazon stessa), la ricerca organica sta cedendo il posto a campagne di sponsorizzazione sempre più invasive.
Il successo degli ads su Amazon
Secondo il sito Recode, le visualizzazioni di pagina di annunci sponsorizzate sono balzate all’8% del totale del traffico a Maggio 2018 (che su 31,8 miliardi di dollari in vendite non è poco); una percentuale certamente impressionante, ma frutto non solo dei post sponsorizzati. L’organizzazione della pagina di ricerca è concepita come un convogliatore verso prodotti sponsorizzati e prodotti a marchio Amazon.
La strategia sembra dare i suoi frutti, nonostante nel paragone con altri motori di ricerca o piattaforme di e-commerce sia evidente che i prodotti sponsorizzati siano presenti in misura molto maggiore.
Le prospettive future, naturalmente, non sono ancora chiare; probabilmente però gli inserzionisti su Amazon dovrebbero iniziare a cambiare strategia.