La storia di Rina Palenkova e i dubbi sull’identità
Col nome di Rina Palenkova si identifica una ragazza che si sarebbe uccisa dopo aver postato una sua foto su VK.com e che avrebbe fatto parte di una specie di culto mai identificato. La sua figura è stata montata e ricondivisa sul social network russo, con tanto di foto scioccanti, video dal sapore esoterico fino a trasformarla in una sorta di oscuro meme del suicidio, perfetto per plagiare persone più deboli e creare sottoculture nocive. Il dubbio che il personaggio di Rina Palenkova sia montato ad arte viene quando nei suoi video notiamo strani simboli che poi si sono rivelati, secondo Meduza, essere il logo di una marca di lingerie.
A complicare ancora di più la situazione c’è l’uso di Blue Whale e della figura della Palenkova per creare degli ARG, ovvero giochi in realtà alternativa, estremamente criptici che mescolano filmati da decifrare, luoghi reali e messaggi in codice e che tendono a calamitare attorno a sé gruppi di appassionati ansiosi di risolverli. C’è quindi il rischio che in alcuni casi le community legate a questi giochi vengano scambiate per gruppi di persone che promuovevano il suicido e Blue Whale.
Rina Palenkova è morta nel 2016 e poco dopo la sua morte, vennero create pagine web che sfruttavano la sua immagine e il tema del suicidio, raccontando che la ragazza avrebbe fatto di una parte di una setta segreta in qualche modo connessa al gioco della balena: su una di queste, chiamata “Sea of Whales“, comparvero video in cui la ragazza compariva insieme a messaggi cifrati (lettere ebraiche, numeri, strani loghi)”.
Secondo lo UK Safer internet center il caso Blue Whale è però “un esempio di fake news sensazionalizzata”.
Un arresto nel 2017
Eppure nel 2017 c’è un nuovo arresto :precisamente a giugno, il postino Ilya Sidorov è stato arrestato a Mosca , anch’egli accusato di aver creato un gruppo “balene azzurre” per incoraggiare i bambini a autolesionismo e alla fine a commettere suicidio. Ha affermato di aver convinto 32 bambini a unirsi al suo gruppo e seguire i comandi.
Insomma verità o bufala?
Una risposta chiara non c’è, sicuramente la notizia ha fatto più scalpore e paura di quello che realmente meritava, e non possiamo escludere che qualche episodio sia realmente conducibile al macabro gioco.
In Italia non ci sono prove di questo fenomeno, e le notizie che vengono dalla russsia, conoscendo il grado di libertà di stampa del paese sono da prendere molto con le molle.
Ma questa è solo una delle mille fake o presunte fake news del mondo internet, tanto che oggi sono diventate un vero proprio business o strumento per promuovere o pubblicizzare articoli o ancora per influenzare le masse politicamente.
Quindi, cari lettori prima di terrorizzarvi, vi invito a fare ricerche più approfondite, soprattutto se il terrore arriva dalla tv ad oggi, nostro malgrado uno dei media meno attendibili del pianeta.