Chi è Giuseppe Conte: Candidato premier del M5S

Oggi Salvini e Di Maio incontreranno il Presidente Mattarella per dare un volto al prossimo Governo Lega-M5S

Giuseppe Conte Presidente Consiglio

I due partiti “vincitori” oggi andranno dal Presidente Mattarella per decidere le sorti del Governo italiano, bloccato da più di 2 mesi.

Di Maio e Salvini ci hanno tenuto fino ad oggi sulle spine, litigando come due amanti, ma sembra che in questi giorni siano riusciti a trovare un punto d’incontro per creare una Grossa Coalizione, non molto lontana dagli inciuci tanto paventati e denigrati della Prima Repubblica.

Le carte, però, non sono state ancora del tutto scoperte: entrambi i Partiti hanno proposto un premier terzo di cui, oggi, forse sapremo il nome. Di Maio ha optato per l’avvocato e giurista fiorentino Giuseppe Conte, mentre Salvini si è impuntato sul nome dell’economista torinese Giulio Sapelli.

Ma chi è Giuseppe Conte?

Giuseppe Conte, classe 1964, è nato Volturara Appula, un piccolo paese nella provincia di Foggia. Il suo curriculum studiorum è ricco e variegato: laureatosi con 110 e lode alla Sapienza, ha proseguito gli studi accademici con grande zelo, studiando e approfondendo le sue ricerche prima a Yale, poi alla New York University, al Girton College (Cambridge) e a Vienna.

Al momento Conte insegna Diritto Privato all’Università di Firenze, oltre ad essere anche un noto avvocato. Possiamo dire che, a differenza di Di Maio, Conte abbia una carriera accademica alle spalle degna di un vero leader.

Quale sono le priorità di Giuseppe Conte?

Di Maio, qualche giorno prima delle elezioni, aveva presentato la propria squadra di Ministri: proprio in quel periodo il volto di Giuseppe Conte è apparso per la prima volta sul grande schermo. Il leader del M5S lo aveva presentato come il potenziale Ministro della Pubblica Amministrazione.

Già nelle sue prime apparizioni televisive, Giuseppe Conte aveva dichiarato che il suo primo obiettivo sarebbe stato quello di semplificare “il quadro normativo, farraginoso, incoerente a tratti incomprensibile dell’amministrazione pubblica” e operare “un censimento di tutti i provvedimenti amministrativi esistenti al fine di dare il via ad una spietata semplificazione“.