Silvano Sarti, uno degli ultimi baluardi della Resistenza, si è spento stanotte nella sua casa di Firenze all’età di 93 anni. Soprannomiato ‘Pillo’, è stato presidente dell’Anpi, l’associazione nazionale partigiani italiani di Firenze ma, soprattutto, ha combattuto per liberare la sua città dall’invasione nazi-fascista.
Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha espresso il suo cordoglio e ha annunciato l’allestimento della camera ardente nella sala d’Arme di Palazzo Vecchio che, per l’occasione, sarà aperta oggi sino alle 19, e poi dalle 9 alle 19 di domani, 26 gennaio. In più,è prevista una commemorazione pubblica alle 9.30 di Domenica 27, in cui ricorre il giorno della Memoria.
Il ricordo di Dario Nardella
Con un lungo post, il sindaco di Firenze Dario Nardella ha ricordato il partigiano ‘Pillo’:
Il partigiano Silvano Sarti ci ha lasciati. ‘Pillò se ne è andato in questa fredda notte fiorentina, in silenzio. Un uomo alto, forte, energico, è stato piegato dal tempo, lui che aveva combattuto con i partigiani per liberare la nostra Firenze dai nazifascisti, medaglia d’oro al valore militare, che ha passato tutta la sua vita a parlare con i giovani, a discutere con gli operai, sempre in prima linea, che incarnava i valori più genuini dell’essere fiorentino.
“Ce lo ricorderemo così, con il foulard rosso al collo, il sorriso tenero sul volto scolpito dalla vita, spesso dura, la voglia di parlare, di raccontare senza fermarsi mai. Aveva paura di perdere la voce Silvano, per non poter più raccontare la violenza del fascismo, l’odio degli oppressori, il coraggio di chi non si è piegato e ha scelto la libertà. Stai tranquillo Silvano, la tua voce sarà sempre la nostra voce, la tua speranza sarà sempre la nostra speranza, la tua testimonianza sarà sempre la nostra testimonianza. Ciao Silvano. Compagno partigiano”.
Il partigiano Silvano Sarti ci ha lasciati. “Pillo” se ne è andato in questa fredda notte fiorentina, in silenzio. Un…
Gepostet von Dario Nardella am Freitag, 25. Januar 2019
Chi era Silvano Sarti
Nato a Scandicci nel 1925 da genitori operai, Sarti fu assunto nel ’40 come operaio tagliatore al calzaturificio Rangoni di Firenze. Dopo un’iniziale avvicinamento agli ideali comunisti, nel 1944 ‘Pillo’ si iscrisse al Pci (Partito Comunista Italiano) e successivamente lottò per la Liberazione nella Sap (squadre di azione patriottica).
Enormi sforzi richiese la riedificazione della Camera del lavoro Cgil di Firenze, di cui Sarti divenne segretario della commissione interna al calzaturificio Rangon. Negli anni ’60 ottenne l’incarico di segretario provinciale dei lavoratori del tessile e dell’abbigliamento e nel decennio successivo segretario nazionale dei calzaturieri.