Il fenomeno del sovraffollamento turistico, noto anche come “overtourism“, rischia seriamente di minare la stabilità delle maggiori città europee. A lanciare l’allarme è l’Unwto, agenzia Onu, che ha elaborato una classifica delle città maggiormente a rischio, tra le quali Roma. Proprio la capitale, che annualmente vanta oltre 15 milioni di turisti, potrebbe vedersi triplicare entro il 2030 il numero di visitatori.
Nella top 9 figurano anche Amsterdam, Barcellona, Praga, Parigi, Stoccolma, San Francisco Toronto e Vancouver.
Ma quali sono i fattori che innescano l’overtourism a Roma? Lo dice ancora una volta l’Unwto: servizi inadeguati, traffico congestionato e mancanza di strutture ricettive minacciano soprattutto i visitatori.
Roma consta di 1.200 alberghi e 12 mila strutture tra bed & breakfast, affittacamere e ostelli. A un ciò vanno aggiunte le oltre 33mila offerte presenti sul portale Airbnb e le inserzioni che è possibile trovare sui social network.
Giuseppe Roscioli, presidente di Federalberghi Roma, denuncia i disservizi della Capitale:
Tutto questo avviene senza una normativa che regoli il settore e porta sempre di più verso un turismo low cost, con numeri molto alti ma incassi relativamente bassi. A Roma i servizi sono già insufficienti per i romani, dagli autobus che vanno a fuoco all’immondizia che resta in strada per giorni e ai cittadini vanno aggiunti anche tutti i pendolari e gli studenti universitari fuori sede. Difficilmente Roma riuscirà a reggere l’urto di un aumento di turisti così significativo”.
Come risolvere il problema dell’overtourism
Il problema dell’overtourism era stato lanciato anche a Venezia, a rischio sprofondamento proprio a causa dell’elevato numero di turisti. Di fatto non solo sono stati installati dei tornelli nei punti di maggiore affluenza, ma a partire da gennaio 2020 sarà prevista anche una tassa sullo sbarco.
La situazione nelle altre città europee. Amsterdam ha annunciato di voler favorire luoghi più inusuali, smettendo di pubblicizzare quelli più simbolici: ad esempio Keukenhof, il più grande giardino di tulipani della città, è invaso ogni anno da 200 mila turisti. Oppure a Barcellona, il fenomeno dell’overtourism ha indignato fortemente i cittadini, che hanno organizzato diverse manifestazioni per dire “tornate a casa vostra, non distruggete la nostra città”.