Svolta “stupefacente” con la Coca Cola, la bevanda più amata da sempre. Come riporta Bloomberg, la multinazionale produttrice della Coca Cola si sarebbe interessata al mercato delle bevande alla cannabis, conscia del fatto che “si sta evolvendo rapidamente”. Si tratta senza dubbio di un settore in piena crescita che potrebbe gettare le basi per la legalizzazione della marijuana in Nord America e in Europa.
Intanto l’azienda con base ad Atlanta avrebbe imbastito una trattativa con Aurora Cannabis, produttore canadese di marijuana. “Seguiamo da vicino la crescita dell’utilizzo del cbd come ingrediente nelle bevande”, ha dichiarato il portavoce di Coca Cola Kent Lenders, evidenziando che al momento “nessuna decisione è stata ancora presa”. Il riferimento è al cannabiolo, uno dei principi attivi della Cannabis.
Coca Cola sta alla finestra in vista della legalizzazione dell’uso ricreativo della marijuana in Canada (in Italia è invece legale il CBD per ansia senza thc).
Coca Cola alla marijuana: il punto sul mercato delle bevande alla marijuana
Ad avviare questo nuovo percorso è stato il gruppo newyorchese Corona, specializzato in birre, vini e distillati che ha investito 4 miliardi di dollari per aumentare la propria quota in Canopy Growth, azienda canadese che coltiva marijuana e vende prodotti derivanti dalla sostanza.
Diageo, la conglomerata britannica del beverage a cui fa capo il whiskey Johnny Walker, sta studiando il da farsi in questo ambito. Anche l’americana Molson Coors Brewing sta avviando una joint venture con la canadese hydropothecary corp per vendere bevande alla cannabis in Canada.
Poi Lagunitas, il marchio di birra del gruppo olandese Heineken, ha invece lanciato un brand specializzato in bevande analcoliche contenenti thc, l’ingrediente psicoattivo della cannabis.