La differenza tra “a volte” e “avvolte” è uno di quegli interrogativi che assillano molti italiani durante la stesura di un testo o la scrittura di una semplice frase. Non tutti hanno ben chiaro “come si scrive” o, per meglio dire, non tutti conoscono la differenza tra le due forme che proveremo a spiegare di seguito.
Il dilemma “come si scrive a volte o avvolte” è di facile soluzione. Dal momento che esistono entrambe le forme, il corretto o sbagliato dipende dal loro significato. La differenza sta proprio lì: “a volte”, con grafia separata, è una locuzione avverbiale che assume il significato di “in alcuni casi”; “avvolte”, invece, è il participio passato del verbo avvolgere. La frase e il significato dell’uno o dell’altro termine permetteranno di distinguere la forma corretta da quella che risulterà essere errata in quel contesto linguistico.
Simili al caso “a volte” o “avvolte” sono “a posto o apposto”, “infondo o in fondo”, “a fianco o affianco”, forme tutte esistenti che si differenziano dai termini loro omofoni per il significato ad esse relative.
Come si scrive a volte o avvolte? Alcuni esempi
Per spiegare meglio la differenza tra “a volte” e “avvolte” e per sciogliere conseguente dubbio “come si scrive?” proponiamo di seguito alcuni esempi:
- “A volte non ti capisco”; “A volte lo sconforto prende il sopravvento e mi abbatto”: in questo caso “a volte” è una locuzione, sostituibile con “in alcuni casi, talvolta”.
- “Camminavamo avvolte dalla nebbia”; “storie avvolte nel mistero”: si tratta di verbi, dunque la forma corretta è “avvolte”.