Amsterdam – Ekoplaza è il primo supermercato plastic-free in Europa, progetto nato dalla collaborazione fra la catena di supermercati omonima e l’associazione ambientalista inglese A Plastic Planet.
Il locale piccolo ma accogliente,unica corsia 60 metri quadrati in tutto, porta una novità tutta rivolta al futuro: i suoi 700 prodotti biologici sono imballati con materiale riciclabile. Vetro, metallo, cartoncino, cellulosa vegetale, pasta di legno e biofilm sono alcuni dei materiali acquistati da Ekoplaza per camminare sulle gambe dell’ecosostenibilità.
L’Olanda ha recepito l’urgenza mondiale di ridurre la produzione di plastica e ha deciso di intervenire. Entro la fine del 2018 gli altri 74 punti vendita olandesi saranno coinvolti nel progetto: ridurre i tempi di azione, sensibilizzare la cittadinanza, coinvolgere altre catene sono gli obbiettivi in campo.
Ekoplaza lancia la sfida di rimozione dell’utilizzo del packaging e magari con la decisone dell’Ue di mettere al bando i prodotti di plastica monouso entro il 2019, è possibile.
Le risposte del Regno Unito: ci vogliamo provare anche noi
La premier Theresa May dichiara che entro il 2042 nel Regno Unito non si vedranno più svolazzare buste di plastica e tutto ciò che viene creato con questo materiale.
Un auspicio interessante, benché lontano. Il sindaco di Londra Sadiq Khan, preoccupato di abbreviare i tempi d’intervento, afferma di aver mobilitato 750 mila sterline per la costruzione di fontane pubbliche, sperando di abituare il cittadino a comprare sempre meno bottigliette di plastica usa e getta.
Un altro tipo di coinvolgimento arriva dalla catena di supermercati Iceland, decisa a impegnarsi per eliminare dai suoi scaffali la vendita della plastica nera, la più carica di tossine. L’allarme che il mondo sia ormai invaso dalla plastica non stupisce più nessuno, eppure le mobilitazioni a riguardo sembrano non essere mai sufficienti.