Questa mattina, alle sette, si sono aperti i seggi per le elezioni politiche 2018. Un inizio fatto di difficoltà e polemiche, come dimostrano alcune vicende avvenute a Palermo e a Mantova.
ELEZIONI POLITICHE 2018: LE SCHEDE RISTAMPATE A PALERMO
200 mila schede elettorali, nella notte, sono state ristampate a Palermo. La decisione, presa dalla prefettura, è stata conseguenza di un errore legato alla definizione dei nuovi collegi stabiliti in virtù della legge elettorale. L’errore, però, ha comportato un ritardo nelle operazioni di apertura dei seggi. A tal proposito commenta proprio Pietro Grasso, presidente del Senato e leader del partito Liberi e Uguali.
“Mi preoccupa che a Palermo alcuni seggi siano ancora chiusi in attesa di ricevere le schede elettorali corrette. Nel giorno più importante di una democrazia, quello delle elezioni, sono ritardi ed errori inaccettabili, che spero non scoraggeranno la partecipazione dei cittadini”.
Il collegio dove è stato compiuto l’errore, per giunta, è quello dove Pietro Grasso è candidato nuninominale.
ERRORI ANCHE A MANTOVA
Anche a Mantova si sono registrati degli errori, che però non hanno comportato ritardi nello svolgimento delle operazioni di voto. In questo caso le schede per le elezioni regionali sono state stampate con il simbolo del Partito Democratico ma senza il riferimento al candidato presidente: Giorgio Gori. La regione, però, ha fatto in modo che già nella serata di ieri circolassero delle direttive su come affrontare il disagio.