Movimento 5 Stelle, Firme False a Bologna: 4 indagati

Nuovo scandalo in seno al Movimento 5 Stelle: si tratta ancora di presunte firme false, stavolta a Bologna dopo il vaso di Pandora ormai scoperchiato e acclarato a Palermo.

Sono 4 gli indagati tra gli esponenti pentastellati per il nuovissimo caso firme false. A Bologna si sospetta sia accaduto quanto successo a Palermo, e a finire nell’occhio del ciclone sono stavolta Marco Piazza, vice presidente del consiglio comunale della città felsinea e braccio destro del candidato sindaco M5S sconfitto alle comunali Bugani, Stefano Negroni, simpatizzante grillino del comune, e le due militanti Tania Fioroni e Giuseppina Maracino, addette ai banchetti della raccolta firme.

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L’inchiesta portata avanti dalla Procura di Bologna ha basato l’impianto accusatorio su un centinaio di testimonianze di chi nel 2014 firmò non essendo appartenente alla regione Emilia-Romagna. E’ questo quanto denunciato anonimamente da alcuni ex attivisti, che sono sentiti dagli inquirenti. Emerge anche un bavaglio dei vertici dei grillini, che in una mail avrebbero intimato ai colleghi pentastellati di non dire nulla su questa storia torbida.

Così come a Palermo, potrebbero scattare sospensioni e autosospensioni. I 4 coinvolti preferiscono attendere il corso delle indagini, ma sottolineano come non ritengono di aver commesso alcun illecito nel “firma day”. Bugani difende a spada tratta Piazza, mentre il sindaco Merola accusa il M5S di sminuire le magagne interne e amplificare quelle degli altri esponenti politici. Seguono aggiornamenti.

Firme False Movimento 5 Stelle a Palermo: Primi Indagati

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Scritto da Giorgio Billone

Sono nato e vivo a Palermo, dove studio Scienze della Comunicazione. Grande appassionato di cinema e sport, ma senza tralasciare cronaca e televisione. Qualcuno che la sa lunga ha detto: "Una notizia dovrebbe essere come una minigonna su una bella donna. Abbastanza lunga per coprire il soggetto, ma abbastanza breve per essere interessante".