Giorno della Memoria 2019: la lettera di Liliana Segre agli studenti

Liliana Segre, sopravvissuta agli aberranti orrori del campo di sterminio di Auschwitz, è intervenuta con una lettera indirizzata agli studenti

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Domenica 27 gennaio ricorre il Giorno della Memoria, in cui verranno ricordate e omaggiate le vittime della Shoah, oltre che il ricordo dei sopravvissuti allo sterminio perpeprato dai nazisti.

Non mancheranno migliaia di eventi organizzati nelle varie città d’Italia per tenere vivo il ricordo di quello che è considerato una delle peggiori atrocità che ha macchiato col sangue la storia dell’umanità. A ciò si aggiunge il viaggio della memoria nei luoghi del ricordo organizzato dal MIUR.

La senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta agli aberranti orrori del campo di sterminio di Auschwitz, è intervenuta con una lettera indirizzata agli studenti, in cui evidenzia quanto sia importante mantere vivo il ricordo e soprattutto non ripetere gli orrori del passato, costata la vita a oltre sei milioni di persone.

La lettera di Liliana Segre

L’importanza della memoria individuale e collettiva è alla base della lettera che la senatrice a vita Liliana Segre, scampata allo sterminio nazista, ha voluto rivolgere agli studenti.

La lettera:

Cari ragazzi,

questo è un anno dalla doppia ricorrenza, le orrende leggi razziste e, fortunatamente, dieci anni dopo, l’entrata in vigore della Carta fondamentale. Il filo rosso che le unisce è l’articolo 3, quel Manifesto dell’eguaglianza e della dignità umana che deriva direttamente dalla rivoluzione francese. Poche righe che cancellano in un solo istante venti lunghissimi anni di dittatura.

Con la Costituzione repubblicana siamo entrati tutti, uomini e donne di ogni ceto, nell’età dei diritti. È solo attraverso l’attuazione ed il rispetto della nostra Costituzione che possiamo garantire una buona manutenzione della nostra Democrazia. Come dicevano i nostri padri costituenti la Carta è la base della legalità repubblicana.

Quale miglior viatico dunque per voi giovanissimi ragazzi e ragazze che l’invito alla lettura e, auspicabilmente, al rispetto della nostra Bibbia Laica? La mia storia personale di testimone della memoria nell’ultimo anno è diventata di dominio pubblico con la mia nomina a Senatrice a vita da parte del Presidente della Repubblica.

Il mio cammino è iniziato trent’anni fa il giorno in cui ho pensato di rompere il silenzio sulla Shoah. Un Paese che ignora il proprio ieri non può avere un domani. La Memoria è un bene prezioso e doveroso da coltivare. Sta a noi farlo. A che serve la memoria? A difendere la democrazia.

Un carissimo saluto a tutti voi e auguri di buon lavoro”.

Scritto da Veronica Mandalà

Palermitana d'origine, amo scrivere di tutto e osservare la realtà a 360 gradi.