Sembra, almeno per il momento, essersi arenato il disegno di legge sullo ius soli incardinato al Senato. Il premier Gentiloni ha annunciato che, al momento, pur essendo una legge considerata giusta non ci sono le condizioni per approvarla subito e che, pertanto, ci sarà un rinvio all’autunno, anche se resta l’impegno per l’ok da parte della maggioranza.
Braccio di ferro nella maggioranza sullo ius soli
Nonostante le varie ostentazioni di ottimismo, in realtà non sarà facile far passare questa legge in un momento in cui la pressione migratoria è molto forte e il problema è così sentito da parte dell’opinione pubblica. I malumori non mancano all’interno della maggioranza stessa: infatti, centristi manifestano a gran voce i loro dubbi su questa legge, mentre le opposizioni sono pronte alle barricate in Parlamento. È per questo che il premier Gentiloni ha deciso di rinviare il tutto all’autunno, con l’auspicio che le posizioni di molti potessero ammorbidirsi. Le opposizioni accolgono come una vittoria questa decisione, mentre dalla sinistra del PD arrivano nuovi inviti a portare avanti questa legge considerata di civiltà.
Il PD si gioca molto sullo ius soli?
Quella sullo ius soli è una delle leggi su cui l’ex premier Renzi aveva puntato di più nel corso della sua ”prima vita” politica. Il timido passo indietro sull’immigrazione aveva fatto pensare a molti che questa legge potesse essere messa da parte dal Governo, ma, in realtà, il Partito Democratico punta ancora molto sullo ius soli e, proprio per questo, ha deciso, per evitare problemi, di posticipare la data della discussione a un momento un po’ più ”tiepido” per cercare un accordo con le altre anime della maggioranza, come successo due anni fa con le unioni civili. Adesso bisognerà vedere se e quando le condizioni cambieranno per portare in porto questa legge tanto importante quanto discussa.