L’art. 190 del Codice della Strada è riservato alla condotta dei pedoni e dedica ben 10 paragrafetti (commi) alle norme di comportamento che devono assumere sulla strada. Il mancato rispetto delle prescrizioni può comportare una sanzione che va da euro 25 ad euro 99. Anche se ciò appare piuttosto inverosimile! Quello che è vero è che davvero a camminare a piedi si possono combinare guai.
Soprattutto quando a scorazzare per i centri urbani ed extraurbani sono gli smombies (dall’unione di smartphone e zombie): categoria di esseri umani avvezza a girare per le strade con gli occhi incollati sul cellulare e dunque in atteggiamento riverso sullo smartphone, nonchè quasi totale assenza di attenzione per il mondo esterno.
Della serie “dovete essere voi a evitarmi io non ci sono per nessuno”. Anche perché per la maggior parte dei casi lo smombie ha anche le auricolari: di conseguenza se assordato dalla rumoristica proveniente dal cellulare, non potrà udire un clacson o il rombo di una vettura o di una moto che si avvicina.
Insomma gli smombies espongono oltre che sé stessi anche gli altri a gravi pericoli per l’incolumità, al punto da indurre l’amministrazione comunale della città di Sassari a sanzionare con multe vere e proprie (quelle di carta che prima si trovavano sui parabrezza delle auto) i pedoni con la sindrome dello smombie.
In nove mesi sono state dispensate ben 100 multe. In Cina invece hanno pensato di dedicare ai pedoni attaccati al cellulare una corsia preferenziale mentre in alcune città dell’Olanda e della Germania hanno provveduto a installare una segnaletica stradale a terra, attraverso strisce luminose verdi o rosse che segnalano al pedone quando è il caso di attraversare.
Oppure in altri luoghi addirittura ci sono dei paratesta attorno ai pali che si trovano in strada, per attutire i colpi che potrebbero derivare dall’andarci a sbattere contro. Insomma il mondo si adatta alle evoluzioni della tecnologia con azzeramento quasi assoluto dell’attenzione alle care amate piccole cose che ci stanno intorno!