È morto Luciano De Crescenzo: il filosofo si spegne a 90 anni

Si è spento a Roma Luciano De Crescenzo al culmine di una lunga malattia: aveva 90 anni.

Muore oggi a Roma Luciano De Crescenzo, amatissimo filosofo, scrittore, regista e ingegnere napoletano. De Crescenzo aveva novant’anni, quasi novantuno e – da tempo – soffriva di una patologia neurologica, una polmonite ha aggravato irreparabilmente la situazione. Nato nel 1928 a Santa Lucia, quartiere popolare napoletano, fu per anni vicino di casa di Carlo Pedersoli, in arte Bud Spencer.

De Crescenzo fu un vero e proprio fenomeno intellettuale e mediatico: nonappena si dedicò alla stesura di libri, abbandonando la vecchia professione da ingegnere, risucì a vendere 20 milioni di copie di cui 7 in Italia: i suoi libri furono tradotti in decine di lingue straniere e il suo successo mondiale indubitabile.

morto-luciano-de-crescenzo

De Crescenzo raccontò con ironia pungente la sua città, analizzandone ogni punto di vista tramite le lenti della sua saggezza. Tra le diverse collaborazioni che strinse ricordiamo quelle con Renzo Arbore e Roberto Benigni. L’ingegnere-filosofo, come si era soliti chiamarlo, fu anche un ottimo regista. Il suo film di esordio “Così Parlò Bellavista” è ancora oggi un cult ed ebbe un grande successo commerciale. Nel film, tramite ironici sketch Bellavista (De Crescenzo) raccontava con il suo solito fare la città di Napoli, tra manifestazioni di folklore e intrinseche contraddizioni.

Decrescenzo2

Sul funerale si sa ancora poco: secondo alcune testate, però, potrebbe essere svolta una cerimonia funebre d’addio anche a Napoli, la città del cuore di De Crescenzo. Intanto sui social arrivano i messaggi di cordoglio dal mondo civile e dalla comunità intellettuale, già provata dalla morte di Andrea Camilleri nella giornata del 17 luglio. Tra i messaggi, le condoglianze del sindaco di Napoli De Magistris che ha scritto:

Esprimo il cordoglio profondo mio personale e della città di Napoli per la fine terrena del grande Luciano De Crescenzo, uomo di immensa cultura che ha saputo interpretare al meglio l’anima del popolo napoletano.

Il mondo dello spettacolo napoletano, quindi, perde un altro suo figlio illustre.

Scritto da Matteo Squillante

Napoletano di nascita, attualmente vivo a Roma. Giornalista pubblicista, mi definisco idealista e sognatore studente di Storia presso l'Università di Roma Tor Vergata. Osservatore silenzioso e spesso pedante della società attuale. Scrivo di ciò che mi interessa: principalmente politica, cinema e temi sociali.