In quello che si appresta ad essere ricordato come uno dei giorni più importanti della XVIII legislatura, segnato dalla approvazione storica alla Camera del taglio dei vitalizi degli ex parlamentari, ecco che Rocco Casalino, portavoce della Presidenza del Consiglio, già conosciuto al grande pubblico come ex concorrente del Grande Fratello, torna agli onori delle cronache attraverso uno strafalcione o, meglio, una vera e propria “intimidazione” rivolta a Salvatore Merlo, giornalista de Il Foglio.
Durante la festa organizzata dagli esponenti del Movimento Cinque Stelle in Piazza Montecitorio per festeggiare il taglio dei vitalizi, Casalino avrebbe detto al giovane cronista de Il Foglio: “Mi dici a che serve il tuo giornale? Perchè esiste? Adesso che lo chiudiamo, cosa farai?”.
Le posizioni del Foglio sul governo
Il quotidiano diretto da Claudio Cerasa non è certo uno dei maggiori sostenitori delle campagne grilline e del governo gialloverde, per usare un eufemismo, e giornaliere sono le sue nette prese di posizione contro l’attuale compagine governativa. Antipopulismo e lotta all’anticasta sono le battaglie più impopolari condotte da questo intelligentissimo giornale. Le parole di Rocco Casalino suonano, però, come un’offesa gratuita, tipica dei peggiori regimi autoritari, in cui libertà di stampa e di parola sono soltanto un assoluto miraggio, e ricalcano quelle del Garante del Movimento, Beppe Grillo, che, in tempi recenti, aveva annunciato di “togliere i finanziamenti” al Foglio.
Dure le critiche da parte delle opposizioni
L’onorevole Guido Crosetto di Fratelli d’Italia ha dichiarato questa mattina, attraverso un tweet, che “pur non condividendo parte della linea editoriale del Foglio sono corso questa mattina a comprarne una copia e oggi pomeriggio farò l’abbonamento on-line. Mi hanno convinto le parole di Rocco Casalino.”, mentre in casa PD numerose e sentite sono state le manifestazioni di solidarietà rivolte al giornale. Il dem Michele Anzaldi, ad esempio, su Facebook ha chiamato in causa l’Ordine dei giornalisti affinché apra un’inchiesta per “minacce contro la libera informazione”.
La difesa di Casalino
Il portavoce del premier, comunque, non sembra fare autocritica sulle sue dichiarazioni, tant’è che in sua difesa ha dichiarato: “Era solo una battuta. Sono certo che Merlo ne fosse ben consapevole. Credo fortemente nella libertà di stampa e nel pluralismo dell’informazione.” Parole che in quest’epoca storica appaiono, davvero, soltanto come parole.