Matteo Salvini chiude definitivamente le porte ad un’eventuale alleanza con il Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo. La decisione del leader del Carroccio arriva poco dopo il discusso tentativo dell’ex comico di riavvicinarsi al gruppo europeista Alde, approvato da grossa parte dell’elettorato pentastellato.
“E’ un voltafaccia incredibile” ha tuonato il numero uno della Lega Nord, che ha poi rincarato la dose parlando di un tradimento nei confronti degli elettori del M5S che credevano di sostenere un partito orientato verso l’anti europeismo e lo stop all’immigrazione.
Salvini ha poi espresso nuovamente la sua antipatia verso Alde, definito “Il partito più europeista di tutto l’Europarlamento“, e dunque lontano dagli ideali che da diverso tempo vengono sostenuti dal gruppo euroscettico capitanato da Marine Le Pen e Nigel Farage.
Appare dunque altamente improbabile anche l’eventuale alleanze tra Movimento e Lega di cui tanto si è parlato nelle scorse settimane. I punti di vista totalmente opposti in chiave europeistica rappresentano uno scoglio troppo difficile da sormontare, e che quindi mette Salvini nelle condizioni di intrapretare al meglio il ruolo di unico leader anti-Bruxelles e capo carismatico di un centro destra in cerca di protagonisti.
ALLEANZA BOCCIATA: VERHOFSTADT DICE DI NO – Oltre il danno, la beffa a cinque stelle. L’approccio europeista che tanto ha fatto discutere – e che ha causato le ire di Matteo Salvini – si è infatti rivelato un flop, a causa della bocciatura del leader Verhofstadt. Il capogruppo avrebbe giustificato la sua decisione parlando di “troppe incongruenze tra i due partiti“, ricevendo inoltre l’appoggio della vicepresidente Marielle de Sarnez.