Roberto Saviano risponde alle polemiche nate a partire dalle dichiarazioni di Matteo Salvini ad Agorà Rai. Il Ministro dell’Interno questa mattina ha dichiarato di voler verificare se c’è veramente bisogno di mantenere la scorta a Roberto Saviano. La dichiarazione, che a molti è parsa una minaccia velata, ha subito acceso una forte discussione.
Le mafie minacciano. Salvini minaccia.
Vivere sotto scorta è una tragedia e l'Italia è il Paese occidentale con più giornalisti sotto scorta perché ha le organizzazioni criminali più potenti e pericolose del mondo. Eppure, nonostante questo, invece di liberare dai rischi i giornalisti sotto protezione, Matteo Salvini, ministro degli Interni, li minaccia.Le parole pesano, e le parole del Ministro della Malavita, eletto a Rosarno (in Calabria) con i voti di chi muore per 'ndrangheta, sono parole da mafioso.Le mafie minacciano. Salvini minaccia.Il 17 marzo, subito dopo le elezioni, Matteo Salvini ha tenuto un comizio a Rosarno. Seduti, tra le prime file, c'erano uomini della cosca Bellocco e persone imparentate con i Pesce. E Salvini cosa fa? Dice questo: "Per cosa è conosciuta Rosarno? Per la baraccopoli". Perché il problema di Rosarno è la baraccopoli e non la 'ndrangheta. Matteo Salvini è alla costante ricerca di un diversivo e attacca i migranti, i Rom e poi me perché è a capo di un partito di ladri: quasi 50 milioni di euro di rimborsi elettorali rubati. Parla di tutto e se la prende con gli ultimi perché le persone non devono sapere che il suo partito ha rubato allo Stato milioni e milioni di euro. Parla alla rabbia di persone ignare che non sanno che i primi obiettivi di quegli imbrogli sono loro.Eppure, il Ministro della Malavita, prendendomi come suo bersaglio, mi restituisce alla parte cui appartengo. Salvini ha scelto i suoi nemici: gli italiani del Sud, italiani di cui non si occupa e di cui non si occuperà mai, gli stranieri che vivono e lavorano in Italia, le ragazze e ragazzi nati in Italia da genitori stranieri, ragazzi che parlano italiano, "che amano italiano". I suoi nemici sono i Rom.E tra gli italiani dimenticati dalla politica e dalle istituzioni, tra gli stranieri indicati come bersagli da colpire, ci sono io.Salvini con le sue minacce mi ha restituito alla parte cui appartengo, mi ha restituito agli ultimi. Sono uno di loro, ed esserlo mi rende fiero.#SalviniAmicoDellaNdrangheta #MinistrodellaMalavita
Gepostet von Roberto Saviano am Donnerstag, 21. Juni 2018
In serata risponde lo stesso scrittore napoletano tramite un video su Facebook con parole molto dure verso il neo ministro. Usando una dichiarazione di Gaetano Salvemini lo chiama “Ministro della Malavita” a causa delle presenze al suo comizio di Rosarno, in calabria. Terra dove è stato eletto formalmente senatore.
Saviano parla anche di molti casi politici aperti da Salvini in questi giorni:
Matteo Salvini è alla costante ricerca di un diversivo e attacca i migranti, i Rom e poi me perché è a capo di un partito di ladri: quasi 50 milioni di euro di rimborsi elettorali rubati. Parla di tutto e se la prende con gli ultimi perché le persone non devono sapere che il suo partito ha rubato allo Stato milioni e milioni di euro. Parla alla rabbia di persone ignare che non sanno che i primi obiettivi di quegli imbrogli sono loro
Scorta a Saviano, le parole di Minniti e Pietro Grasso
Ancor prima della risposta del diretto interessato i due partiti di opposizione si sono detti contrari alle parole del ministro. In particolare, il suo predecessore Minniti ha dichiarato in mattinata: “Le scorte non si assegnano né tolgono in tv”.
Pietro Grasso, ex magistrato antimafia e leader di LeU, ha invece dichiarato:
Sta facendo passare l’idea che avere la scorta sia un privilegio e un costo, non una necessità che limita la libertà di chi è sotto protezione. La libertà di un giornalista di fare inchieste contro le mafie vale tutti i soldi che spendiamo per garantirgli di fare il suo lavoro. Non vogliamo altri Pippo Fava, Peppino Impastato, Mario Francese, Cosimo Cristina, Giovanni Spampinato, Mauro De Mauro, Giancarlo Siani, Mauro Rostagno, Giuseppe Alfano.
Dobbiamo scegliere da che parte stare: se con Saviano o con Salvini. Salvini è il ministro dell'Interno e, proprio in…
Gepostet von Pietro Grasso am Donnerstag, 21. Juni 2018