Terremoto a Napoli: sciame sismico ai Campi Flegrei, evacuate scuole

Oggi uno sciame sismico ha causato alcune scosse di terremoto a Napoli e Pozzuoli nella zona dei Campi Flegrei. Scuola materna vicino all’epicentro evacuata per sicurezza.

Terremoto Napoli Campi Flegrei

Nell’area flegrea di Napoli, e anche nella parte alta della città, a partire dalle 13.34 sono state avvertite diverse scosse di terremoto. Si tratta di uno sciame sismico in atto, la cui scossa più forte, di magnitudo 2.4 ha avuto luogo alle 14.09, con epicentro nell’area di Solfatara-Pisciarelli ad una profondità compresa tra 1 e 3 chilometri.

Le altre scosse sono state avvertite sempre in questa area e nei dintorni, soprattutto in via Pisciarelli-Agnano, dove è stata evacuata, per precauzione, una scuola materna.

Terremoto a Napoli, le parole del sindaco di Pozzuoli

Il sindaco di Pozzuoli Vincenzo Fogliola, in contatto con l’Osservatorio Vesuviano, ha rassicurato i cittadini tramite Facebook, esortandoli a non farsi prendere dal panico poiché si tratta di uno sciame sismico inserito “nella dinamica dello stato di allerta giallo di attenzione della caldera dei Campi Flegrei, nella normale attività del territorio”.

Anche la direttrice dell’Osservatorio Vesuviano Francesca Bianco rassicura:

“Si tratta di uno sciame sismico iniziato alle 13.34 e che è ancora in atto. Per ora abbiamo rilevato 30 eventi. Questa è una situazione che va avanti dal 2012 e che non spaventa. L’Osservatorio tiene sotto monitoraggio costante tutta l’area interessata dall’evento”.

Dopo la tragedia del terremoto ad Amatrice, qualsiasi scossa è vista dai cittadini italiani con terrore. I Campi Flegrei, che rappresentano una caldera vulcanica per la maggior parte sommersa, sono noti non solo per la sua frequente attività sismica, ma anche per fenomeni di innalzamento e abbassamento del livello del suolo, noto come bradisismo, che in passato sono stati premonitori di un’imminente attività vulcanica. Proprio per questo insieme di fenomeni naturali, l’area è costantemente sotto monitoraggio da parte dell’Osservatorio Vesuviano.