Venerdì 13 è da sempre considerato il giorno più sfortunato dell’anno. A tal proposito esiste una paura connessa, la cosiddetta ‘Parascevedecatriafobia‘, che si riferisce alla fobia anomala persistente e ingiustificata dei giorni venerdì e del numero 13.
Superstizione o frutto dell’immaginazione che sia, Venerdì 13 viene accostato prevalentemente alla sfortuna e al gatto nero, simboli per eccellenza di questo imprevedibile giorno.
Venerdì 13: le origini
Quali sono le
origini di Venerdì 13? Tendenzialmente si riconduce a un episodio funesto accaduto il 13 ottobre 1307: l’
arresto dei cavalieri templari ordinato da Filippo il Bello, re di Francia. Teoria divenuta virale grazie anche al best-seller dello scrittore americano
Dan Brown, intitolato
Il Codice da Vinci (2003). Altro riferimento significativo è la
Crocifissione di Gesù Cristo avvenuta di
venerdì e al
quinto giorno della settimana sarebbero collegati anche altri eventi sciagurati della mitologia cristiana che vanno dalla cacciata dall’Eden al Diluvio universale.
Ipotesi azzardate a parte, il mito di Venerdì 13 fa la sua apparizione nella lettura occidentale non prima del XX secolo, probabilmente grazie all’aiuto di un best-seller intitolato appunto Friday theThirteenth, scritto nel 1907 da Thomas Lawson. Il romanzo parla del tentativo di un affarista senza scrupoli di far crollare la borsa nella fatidica data.
Un’altra teoria affascinante riguarda la nascita del Club 13, nato il 13 gennaio 1882 a New York per mano del capitano William Fowler. Il club si caratterizzava per una serie di aspetti inquietanti. Innanzitutto la quota di iscrizione era di 13 centesimi al mese o dollari per la tessera. Secondo poi vi erano iscritti 1300 persone, tra cui il presidente Theodore Roosevelt. L’altro Roosevelt, Franklin Delano, non organizzava giammai viaggi il giorno 13. Anche Napoleone Bonaparte temeva le conseguenze nefaste del mito.
Suscita una certa curiosità il Friday the 13th Club, un gruppo di Philadelphia che aveva un obiettivo insolito: distruggere fantasmi e superstizioni legati al mito di venerdì 13. Per tale il gruppo, composto da 13 persone, si è riunito fra il 1926 e il 2000 ogni venerdì alle ore 13.13. Pranzavano, passavano sotto le scale, gettavano un po’ di sale e rompevano specchi: escamotages per smitizzare il giorno della sfortuna. Tuttavia hanno smesso nel 2000 perché secondo il calendario che si erano creati per quella data sarebbero stati tutti morti.
Venerdì 13: i casi
Alcuni casi passati alla storia della cronaca nera sono avvenuti di venerdì 13. Era il mese di settembre del 1940, quando i nazisti bombardarono Buckingham Palace. Oppure Un ciclone colpì il Bangladesh il 13 novembre del 1970. O ancora era il 13 novembre del 2015 quando avvenne la strage Bataclan di Parigi.
Nel 1976 Daz Baxter di New York era in apparenza tanto spaventato da un venerdì 13 da decidere di stare al sicuro nel proprio letto. Baxter venne ucciso dal crollo del pavimento del proprio palazzo.
Venerdì 13: Il numero maledetto