Carlo Cottarelli, classe 1954, economista, è il nuovo premier incaricato da Mattarella per la formazione di un governo di carattere transitorio, per guidare il Paese fino a nuove elezioni.
Chi è Carlo Cottarelli, curriculum del nuovo premier
Con un master in Economia conseguito presso la London School Of Economics, Cottarelli ha lavorato per il dipartimento monetario e settore finanziario della Banca d’Italia. Dal 1988 lavora per il Fondo Monetario Internazionale, nel quale ha fatto parte di diversi dipartimenti, tra cui vicepresidente del Dipartimento Strategia, Politica e Revisione e capo della Delegazione del FMI per l’Italia e per il Regno Unito.
Dal 2008 al 2013 è stato Direttore del Dipartimento Affari Fiscali del FMI. Ha scritto inoltre diversi saggi sulle politiche e istituzioni fiscali e monetarie.
Carlo Cottarelli: commissario per la Revisione della Spesa Pubblica
Nel novembre 2013 è stato nominato da Letta Commissario straordinario per la Revisione della Spesa Pubblica, per cui fece un conto dei tagli per 32 miliardi. L’anno dopo è stato nominato da Renzi direttore esecutivo nel Board del Fondo Monetario Internazionale.
In un’intervista al Corriere dello stesso anno, Cottarelli si scagliò contro il mondo chiuso dei burocrati romani:
“Si conoscono tutti tra loro, parlano tutti lo stesso linguaggio. E i capi degli uffici legislativi hanno in mano tutto e scrivono leggi lunghissime. Costituiscono un gruppo omogeneo, in cui è difficile entrare. Spesso molti documenti non mi venivano dati”.
L’uomo ha sollevato molti dubbi sul programma economico del contratto di Governo tra Salvini e Di Maio per la mancanza di coperture e per l’aumento previsto del deficit. Cottarelli è infatti un convinto sostenitore della riduzione del debito pubblico, unico modo secondo lui “per non rimanere schiavi dei mercati”.