E’ uno dei servizi più toccanti che sono andati in onda a Le Iene ieri sera su Italia 1: quello di Dj Fabo intervistato da Giulio Golia prima che decidesse di partire per la Svizzera per morire.
Uno dei casi che faranno più chiacchierare in questi mesi o anni sarà quello di Dj Fabo e della sua morte, decisa dallo stesso perché ormai la sua vita era ridotta a sofferenza e tanto tanto dolore. Dj Fabo, aveva subito un incidente nel 2014 che lo aveva costretto a vivere in uno stato vegetativo da allora, fino alla decisione della morte, de suicidio assistito. Morte avvenuta il 27 febbraio, con suicidio assistito.
LE ULTIME PAROLE DI DJ FABO SULLA SUA CONDIZIONE
Le Iene lo hanno sentito, con Giulio Golia, negli ultimi istanti di vita, in quella clinica svizzera, circondato dall’amore della fidanzata e dall’affetto degli amici più cari. Fabo racconta la sua sofferenza, spiega come sta vivendo da quel terribile incidente, che lo ha costretto alla cecità e ad uno stato vegetativo, a non poter muovere nessun muscolo dal collo in giù, solo la bocca, che gli consente di parlare non senza difficoltà. Dj Fabo spiega che per provare solo in parte come sta vivendo, consiglia alla gente di farsi legare mani e gambe per una settimana e farsi mettere una benda sugli occhi, e solo in parte si può capire la sua sofferenza.
Fabo, aveva chiesto anche al presidente della repubblica, Sergio Mattarella, di aiutarlo a morire, di fare qualcosa per fargli finire le sue sofferenze, ma non aveva mai ricevuto risposte. Allora le decisione di recarsi in Svizzera, a morire, andando contro alla legge italiana. Dj Fabo ha dovuto inviare alla clinica un suo testamento biologico, con la firma di un notaio, che spesso non firma un documento fuori legge.
L’INTERVISTA A MARCO CAPPATO
Poi però, purtroppo, nessun cittadino italiano può accompagnare Fabo a fare questo viaggio, perchè si tratterebbe di istigazione e aiuto al suicidio (cosa avvenuta per Marco Cappato che lo ha aiutato in tutto) e si rischiano anche 12 anni di carcere per questo. “Siamo schiavi di uno stato” diceva Fabo prima di andare in Svizzera. Marco Cappato, si è assunto tutte le responsabilità per averlo accompagnato in Svizzera ed ora è effettivamente finito sotto indagine.
Cappato racconta alle Iene il viaggio fatto con Fabo, un viaggio di 5 ore, fino a Zurigo. Dj Fabo era stanco, era sfinito. Il viaggio è stato fatto da soli ma poi è stato raggiunto da chi amava. Fabo non ha mai avuto dubbi sulla sua decisione, in tutti i modi ha fatto capire che voleva morire. Fabo è morto con un meccanismo, attivato da lui stesso con la bocca, ingerendo una sostanza che prima lo ha addormentato e poi lo ha ucciso. Fabo è morto senza sofferenze. Fabo se n’è andato così, con la speranza che la sua storia faccia giurisprudenza in Italia e sia da esempio a chi deve fare leggi sulla decisione della vita di un uomo.