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Predappio, Comune respinge fondi per visita ad Auschwitz

Lo ha reso noto l’Associazione GenerAzioni in Comune che finanzierà il viaggio

Una decisione che ha suscitato non poche polemiche quella presa dal Comune di Predappio, in provincia di Forlì, che ha negato il contributo finanziario alla partecipazione di un ragazzo della scuola superiore al progetto ‘Promemoria Auschwitz – treno della Memoria‘. A renderlo noto è stata l’associazione GenerAzioni in Comune, che coprirà i 370 euro necessari per il viaggio.

In un comunicato pubblicato da Il resto del Carlino:

Il Comune di Predappio nega un contributo alla partecipazione di ragazzi predappiesi al progetto Promemoria Auschwitz-Treno della Memoria. Così la nostra associazione copre la quota mancante di 370 euro per consentire il percorso di studi ad uno studente”.

Predappio, città natale di Benito Mussolini, è teatro di diverse manifestazioni nostalgiche del fascismo: l’ultima, in ordine di tempo, a fine ottobre. In quel caso 3 mila persone hanno celebrato, tra braccia tese e inni, l’anniversario della marcia su Roma (1922).

Il progetto ‘Promemoria Auschwitz’

Si tratta di un’iniziativa rivolta ai liceali italiani e che, nel caso specifico, coinvolge gli studenti di Predappio dal 2011. Il progetto ‘Promemoria Auschwitz‘ prevede la visita al campo di concentramento di Auschwitz, in Polonia mentre, a partire dal 2015, ha introdotto anche altre tappe in luoghi della prigionia nazista.

Quest’anno hanno aderito due ragazzi predappiesi: infatti una quota è stata messa a disposizione dall’Associazione nazionale partigiani italiani (Anpi) di Cesena e l’altra, comunica GenerAzioni, “avrebbe dovuto coprirla l’amministrazione”, che piuttosto ha rifiutato.

Il commento del sindaco di Predappio

Il sindaco di Predappio Roberto Canali non fa un passo indietro sulla decisione assunta:

La conoscenza della storia di parte non può essere finanziata con i soldi pubblici. Non siamo contrari al Treno della Memoria o al far conoscere i campi di sterminio nazisti, fra cui Auschwitz, ma al fatto che questo treno vada in un’unica direzione, cioè solo verso Auschwitz.
Quando i Treni della Memoria andranno in tutte le direzioni e si fermeranno anche presso altri luoghi di oppressione del Novecento, come per esempio il Muro di Berlino o le Foibe, allora la nostra amministrazione contribuirà all’iniziativa”.
Una decisione incomprensibile che non fa altro che alimentare il clima già teso che aleggia in Italia in merito alla questione. Basti pensare al caso della senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta alla Shoah, costretta a camminare con la scorta per via delle minacce e degli insulti nei suoi confronti perpetrati negli ultimi giorni.

 

 

 

 

Scritto da Veronica Mandalà

Palermitana d'origine, amo scrivere di tutto e osservare la realtà a 360 gradi.